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Il business e la sua crescita e’ una questione di ritmo.
Il ritmo, nel business, non significa però aver fretta, ma tempestività, avere i tempi giusti.
Anzi la FRETTA è proprio il nemico della tempestività!

In un’orchestra non importa, infatti, che si sia in grado di suonare perfettamente andando al proprio tempo, ma che si suoni correttamente al momento giusto, stando molto attenti agli altri e ai momenti degli altri.

Se ci si integra nell’insieme, allora si potrà anche cominciare a fare virtuosismi, sempre tenendo d’occhio di non andare fuori dal contesto.

Spesso, però, nel business il ritmo viene scambiato per fretta: la necessità di costruire fatturato mensile, che e’ il vero obiettivo pratico di un’impresa, ci spinge però a scambiare due concetti molto diversi.

Il mondo e’ veloce e cambia rapidamente e per una piccola impresa e’ impossibile pensare di seguirne o addirittura anticiparne gli andamenti avendo fretta.

Per alcuni semplici motivi:

  • Non bisogna SEMPRE prendere decisioni. Esiste il micro quotidiano, ma anche il macro ( il contesto in cui si opera, il proprio purpose, la competition…).
    Il micro e’ la conseguenza operativa di una rapida comprensione del macro: la tempestività con cui si possono cogliere le opportunità non può prescindere dalla comprensione del contesto in cui si opera, oggi sempre più complesso e rapido.
    Tenendo un pezzetto di sé stessi nella comprensione del macro, allora sì che nel micro ci vuole e si deve essere veloci: velocità nell’ adottare un nuovo modello di business per poi plasmarlo in modo agile, velocità nel contattare un “lead caldo”, velocità nel concludere un affare con premesse già positive…

 

  • la fretta restringe la nostra visione nel limite del quotidiano, non ci fa scorgere ciò che ci capita attorno e ci esaurisce le energie.
    Siamo talmente impegnati nel prendere tante micro decisioni o a svolgere micro attività, che ciò ci distoglie dal cambiamento veloce in cui siamo immersi, rischiando di non riuscire ad essere così flessibili da cambiare velocemente con il mondo che cambia.

 

  • Noi possiamo aver fretta. Ma chi ci circonda ha fretta di raggiungere i nostri stessi obiettivi?
    Molto probabilmente no. Se si tratta di una decisione di acquisto di un cliente, più noi trasmettiamo fretta e più probabilmente il nostro cliente si allontanerà, perché si sentirà scavalcato nel proprio ruolo di consumAttore.
    Se si tratta invece, per esempio, di un partner, vorrà prendersi tempo per valutarti e per conoscerti.

La domanda che ci dobbiamo fare è: perché ho fretta? Magari ho sbagliato qualcosa nei miei piani e ora devo “recuperare”…

Questo non significa che non bisogna essere veloci e tempestivi, ma ogni decisione ha il proprio momento e per capire quale sia il momento giusto dobbiamo appellarci al mix tra visione d’insieme e capacità di essere rapidi nel micro quotidiano.

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